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IV Giornata di Andata

Ott 24, 2022 | Istantanee

IV Giornata di Andata – 23 ottobre 2022

  • Gorgonzolana – Tumefattone 1 – 1

  • Borgofumante – Prestispenta 1 – 0

  • Dinamo Paccuta – Bruschimonte 2 – 0

  • Apristolatte – Oinochetana 1 – 4

  • Sanpistonese – Spargillana 1 – 2

  • Tartufalba – Polpettese 3 – 0

  • Perpendicolo – Coprezzolezzo 2 – 2

Una Quarta Giornata del girone di andata che inizia a delineare le gerarchie di un campionato interessantissimo. Il vostro cronista ha trascorso la domenica pomeriggio attaccato al proprio cellulare ad ascoltare, e vedere, “Tutto il calcio cinque minuti per cinque minuti”, senza potersi recare allo stadio, a causa di una fastidiosa malattia infettiva chiamata Covid 19, che, non si capisce perché sia chiamata così, visto che ormai siamo nel 2022, e dovremmo, semplicemente scrivere che siamo nell’anno Terzo d. C. ( dopo il Covid ), e tutto quello che è accaduto prima, è accaduto in anni a. C. ( ante Covid ).

Tuttavia, il vostro cronista ha approfittato della malattia per rispolverare alcune conoscenze di base di filologia ugro-finnica, rileggendo con piacere i testi fondamentali della saga mitologica del Mokawulf, i cui cavalieri vagano per l’intero orbe terraqueo alla ricerca della Bevanda Sacra, che rinvengono, solo dopo innumerevoli peripezie, in una masseria del leccese, dove i villici erano usi unire, in un vivificante e stridente contrasto, l’infusione calda e schiumante e densa ricavata dai semi di kaaveè polverizzati, con piccoli pezzi di iceberg, direttamente giunti al sud, trasportati tra le unghie di clamorosi draghi agamidi alati, i Glovodragon.

Il vostro cronista quindi, ha dovuto assistere alle partite, in perfetta solitudine, da cui cercava conforto per il tramite di una leggera merenda a base di focaccia ripiena con frittata al peperoncino e vino rosso Montepulcioso, per non interferire eccessivamente col decorso auspicabilmente benigno del virus ( dopo cinque dosi di vaccino di cui due assunte per via intramuscolo gluteale, e numerosi esorcismi praticati dall’ectoplasma di Padre Amorph ), ma che pure gli ha causato una leggera ricaduta di reflusso gastroesofageo, estrinsecatosi in pericolose vampate di zolfuro aciderrimo, capaci di incenerire una credenza in mogano del secolo scorso, al solo contatto, dopo l’espettorazione orale.

Come d’uso, ormai da qualche settimana, prima di entrare nel merito delle gesta agonistiche delle vostre squadre del cuore, è opportuno, un breve aggiornamento sulla situazione relativa al furto delle bozze di figurine per l’album dei Calciatori 2022-2023.

Secondo autorevoli fonti investigative, cui abbiamo avuto accesso nonostante lo strettissimo riserbo in cui si svolgono le indagini, il Commissario Palmer, coadiuvato dall’investigatore privato Bianco Lupe e dal suo braccio destro Archetipo Bellavittoria, sarebbe alla vigilia di alcuni arresti, forse anche clamorosi, perché riguardanti autorevoli presidenti del nostro Campionato, per i quali però sarebbe necessaria ora una autorizzazione a procedere del Parlamento.

Di più non possiamo scrivere, per evitare di incorrere nelle ire di certi network televisivi locali molto vicini ai possibili indagati.

E… a proposito… lo scontro tra ultime in classifica, Borgofumante e Prestispenta, si è concluso a sfavore della compagine del Presidentissimo Noveno Giaculatoria, sul quale s’addensano pesanti nubi di contestazione. Il Presidentissimo, stavolta, aveva fatto affluire allo stadio, nonostante le insidie della trasferta, una torma di beduini libici, che, memori della sua precedente ospitalità ad Aquila nel luglio del 2009, in una meravigliosa tenda-palazzo installata nei pressi della Caserma della Guardia di Finanza e sorvegliata dalle Amazzoni della guardia privata, di sua maestà il Raìs Muhammar Ghisleri oriundo milanese, avrebbero dovuto sostenere, grati, la Prestispenta, agitando le loro scimitarre per tutta la durata dei novanta minuti regolamentari, per far comprendere alla impaurita formazione di mister Saccone Arrighetti, che, stavolta, avrebbe dovuto davvero darsi da fare, oltre che, naturalmente, con intenti velatamente contundenti verso la formazione di casa.

Ma a nulla è valso l’impegno dei giocatori prestospenti, di fronte alla sagacia tecnico-tattica di un Borgofumante in grande spolvero che ha giocato a memoria nella nebbia di polvere marijuanizzata da cui è composto il proprio terreno di gioco, e, con un gol del suo centrocampista di manovra Gualtiero Filtrino al venticinquesimo della ripresa, ha posto fine alla contesa, consentendo al termine dell’incontro all’ottantottenne mister Carletto Afferrinpetto, la sua consueta corsa a pugni chiusi, affannosa e urlante improperi all’indirizzo della curva avversaria strafottente, stavolta a stento trattenuta dal servizio d’ordine dello stadio, che, dinanzi alle scimitarre sguainate, non ha potuto fare altro che proiettare prestamente, a mo’ di ammonimento, sul tabellone elettronico dello stadio, una certa scena tratta dal film “Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta”.

Lasciando la Prestispenta all’ultimo posto in classifica con un solo punto all’attivo, saliamo per trovare, a due punti, la Gorgonzolana che ha pareggiato in casa col Tumefattone.

La gara si è svolta ancora nel nuovo stadio costruito all’interno della riserva naturale di San Gismundo Astringente, sul quale pende un giudizio di regolamentarietà da parte della Lega di Serie F, nelle more della cui attesa, il dinamico sindaco Guidobaldo Formentero, ha comunque autorizzato la costruzione di un Centro Commerciale adiacente e di un Palaghiaccio – in amianto biodegradabile secondo le più moderne tecniche edificatorie rispettose dell’ambiente – che renderanno più completa l’esperienza di svago degli spettatori della squadra di casa, e di quella ospite, prima, durante, e dopo l’incontro.

Il pareggio tra le due compagini è maturato interamente nella ripresa; il vantaggio del Tumefattone, arrivava con un mirabolante gol del numero dieci Parecchio Trapestato, che, dopo un’azione personale sulla sinistra, giunto quasi sulla linea di fondo, lasciava partire un velenosissimo tiro ad effetto, sul quale il portiere della squadra di casa Thomas Arturo, nulla poteva, nonostante, accortosi di non poter agguantare la sfera, si fosse addirittura levato una scarpa, e l’avesse tirata sulla palla provando a deviarne la traiettoria. Rispondeva a distanza di soli cinque minuti, il centromediano metodista, ma ateo, della squadra di casa, il giovanissimo Riabilitato Cognitivamente che, di testa in tuffo, nell’area piccola del Tumefattone raccoglieva uno splendido cross dalla trequarti del centravanti Lattosio Cagliato, per l’occasione spostatosi all’ala destra.

Nonostante il ritiro pre-partita degli scorsi giorni, la Gorgonzolana non riusciva a far sua l’intera posta e, per questo, dopo la partita, lo staff tecnico della squadra, coadiuvato da una equipe specializzata di buttadentro dei ristoranti romani di Trastevere, conduceva tutti i giocatori al monastero di San Gispasio Roccioso ove si accede solo tramite primitivi ascensori a carrucola e cesta di vimini, e dal quale si esce, solo col permesso del menacciuto abate, Frate Giorgino da Borgoamaro.

Va segnalato che, stavolta, l’equipe medica del Tumefattone, sempre intenta a corroborare le prestazioni dei propri colori, ha fatto ingurgitare all’undici sceso in campo, una tisana rinforzante allo spinacio di Segaligno Alta, che cresce solo negli stazzi di camoscio tosto ( Rupicapra possentissima ), ottenendo però, invece dell’auspicato effetto “Braccio di Ferro”, solo una pruriginosità tremendissima alle ragadi che colora di eroismo il risultato ottenuto dalla squadra ospite, sottoposta tutta, al termine dell’incontro, ad una lavanda gastrica emolliente, nel nosocomio aquilano.

Sempre sul fondo della classifica, a due soli punti, troviamo l’Apristolatte dei fratelli Barretta, travolta in casa dalla leader solitaria della classifica, un’Oinochetana in grandissima evidenza che ha però dovuto iniziare la partita all’inseguimento, a causa del gol iniziale della squadra di casa, subito al quarto d’ora del primo tempo, dopo una colossale dormita della propria retroguardia, impegnata, ci è parso di comprendere, a seguire il continuo accavallarsi della gambe, in tribuna d’onore della nota attrice Piccinna Aulentissima in questi giorni impegnata a girare uno spot pubblicitario per il prodotto tipico del territorio: il latte vaccino a denominazione d’origine evasiva, accettato persino dai no-vax. Sappiamo tutti infatti che, da quando il Consorzio Improvvisato Latticoltori di Apristolatte Inferiore ha cominciato a porre sulle confezioni da litro della gustosissima bevanda mammifera, l’immagine della protagonista della fiction televisiva “ Rosa fresca”, dotata a sua volta di rilevanti esemplari di ghiandole mammarie , il suo fatturato è aumentato del 115% in soli tre mesi.

Mister Josè Hernando Pastarella, resosi conto della situazione, ha immediatamente ordinato a tutti i suoi giocatori, con una geniale contromossa di quelle a cui spesso ci ha abituato, di indossare il paraocchi tipico delle cavalle da soma della maremma viterbese, evitando così ulteriori distrazioni e favorendo un gioco della propria formazione sviluppato solo per veloci e improvvise verticalizzazioni.

Il cambio tattico portava l’Oinochetana in vantaggio sul tre a uno, già nel primo tempo, grazie alle reti del solito Spaccamonti e dei difensori Pierpiero Tarcisi e Sempiterno Mozzoni, in grado entrambe, su azione di calcio d’angolo, di saltare più in alto di tutti e inzuccare la sfera con certosina perizia, apriscatolando un incerto Nontevidèo.

Nella ripresa, la partita avrebbe potuto riaprirsi, quando l’arbitro Barometro Fischiante decretava il calcio di rigore per l’Apristolatte, a seguito di un presunto fallo di mano in area, commesso dal libero Graziano Binario. Immediatamente, l’allenatore oinochetano Pastarella prendeva la decisione arbitrale come un affronto personale, minacciando con una testa di cavallo tagliata, l’uomo della V.A.R. il tabaccaio Gaetano Tammurriata, vigile urbano di origini bellunesi che però non si lasciava intimidire e, sebbene in difficoltà per una congiuntivite bitorzoluta bilaterale, non esitava a confermare la segnalazione dell’arbitro, cui è legato, si dice, da vincoli debitori.

Ad ogni buon conto, Budello Barretta, specialista dei calci piazzati, stavolta, sparava la palla almeno tre metri più in alto della traversa, neanche fosse una porta da rugby, vanificando così l’opportunità offerta alla squadra di casa.

A completare il trionfo oinochetano giungeva subito – santo fortunato e di vendetta – il quarto gol della squadra ospite che, su velocissima azione di contropiede, mandava in porta l’ala sinistra Mariolone Vialetto, che si prendeva la licenza anche di saltare il portiere e depositare, di tacco, la palla in fondo alla rete apristolattese.

Il numeroso seguito di tifosi oinochetani, al termine della partita, improvvisava un trenino briggittebbardòbbardò, innaffiato da rum venduto nei peggiori bar del centro storico di Taranto vecchia, capace di infondere allegria anche ai demoralizzati tifosi di casa, che proponevano perciò un gemellaggio a base di succo di lime e foglie di menta.

Grazie a questa dimostrazione di forza, l’Oinochetana si porta a sette punti, solitaria in vetta alla classifica.

Che sia l’inizio di una lunga fuga ?

La Polpettese resta ferma a quattro punti, inanellando la seconda sconfitta consecutiva fuori dalle mura amiche, stavolta ad opera di una impeccabile Tartufalba che invece raggiunge il secondo posto a sei punti, e quindi ad un solo passo dalla vetta.

In questa partita tutto gira per il verso giusto alla compagine di mister Sfizio che ha regolato il centrocampo tartufato, scambiando di ruolo le due mezzali: Mancinante, che da sinistra è passato a destra, e Giulberto Vasino, che da destra è avanzato sempre più a destra, come prevede l’odierna moda, disorientando in maniera decisiva i terzini polpettesi Carmelo Spegnibene e Serpiero Soprosso, che finivano col sovrapporsi sempre sulla stessa fascia, lasciando libera l’ala sinistra da dove sono partite tutte e tre le iniziative tartufalbesi sfociate poi in gol.

Al trentesimo del primo tempo il vantaggio tartufalbo dopo un dialogo velocissimo tra Funghetto e Aitante che portava l’ala verdazzurra a piegare le mani al povero Senzafiltro con un tiro a mezz’altezza di rara potenza.

Nella ripresa, la vittoria della squadra di casa è stata messa al sicuro entro il primo quarto d’ora da una doppietta del terzo uomo di centrocampo, il nigeriano di Lagos Alta, Nguè Nguè Livingstone, impiegato come ragioniere nella locale fabbrica di cinghiale in salsa tartufata, che, pur scomparendo spesso dal gioco, stavolta prima di sinistro, e poi di destro, ha concluso al volo due ubriacanti azioni di Mancinante che continua a dispensare assists quasi ad ogni partita, aiutato nella concentrazione, si dice, dalle lezioni di yoga tantrico che, con cadenza bisettimanale, gli impartisce Gioberta Pavoncelli, la capa ultras di una tifoseria evoluta che ha accettato di buon grado la moderna novità di una donna che si è fatta strada da sola, con il suo solo proprio merito, tra le gerarchie sessistissime della Curva.

Al termine dell’incontro, il vostro cronista ha visto davvero di buon occhio, dalla piattaforma Mooz, che le tifoserie di entrambe le squadre hanno deciso di scambiarsi vicendevolmente cori e aneddoti in un inedito Terzo Tempo, a base di guancia di vitella frisona in salsa di tartufo rosa e curry, presso il chiosco “da Jalapingh, cucina aquilana verace”, posto in uno slargo all’imbocco della superstrada, in costruzione da ventuno anni, tra Tartufaia e Polpettallettante.

Raggiunge la Polpettese sconfitta, a quattro punti, la Dinamo Paccuta che regola con un gol per tempo, il fanalino di coda di cavallo del Bruschimonte, in piena crisi, con un solo punto in classifica.

Stavolta Raffaele Razzagialla, il biondissimo mister della Dinamo, ha disposto la squadra in campo con grande astuzia tattica, triplicando sempre la marcatura sui portatori di palla avversari, e seccando alle origini ogni fonte di gioco bruschimontese, come meglio non avrebbe saputo fare l’intera stagione estiva italiana.

Al ventesimo della prima frazione di gioco il centravanti paccuto Fanfulla Ferrovecchio, dal vertice destro dell’area di rigore bruschimontana, ha lasciato partire un magnifico rasoterra diagonale che, complice forse una lieve deviazione del mediano Motocarro Diesel che si trovava sulla linea di tiro, ha spiazzato l’estremo difensore Ciollon.

L’allenatore bruschimontese Bottiglietto di Maggio, al termine dell’azione, ha consegnato al proprio centrocampista, una collanina di cuoio, cui era appeso un corno di legno rosso antispurchia del peso di almeno cinquecento grammi, visto che siamo già al secondo autogol in quattro giornate.

Nel secondo tempo, nonostante qualche sporadico tentativo bruschimontante di sfuggire all’asfissiante pressing della Dinamo, immediatamente frustrato dalla coppia di terzini paccutissimi Brando Asinosecco e Temporio Scaldato, il raddoppio della squadra di casa arriva al quarto d’ora, quando un’azione corale dei centrocampisti dinamici porta al tiro il disabituato Dirutore che, pur inzollando l’intero dischetto del rigore, volato via per la possente zappata di destro, incrocia sulla destra di Ciollon che può solo, mestamente, raccogliere la palla in fondo alla rete.

Il vostro cronista non può fare a meno di rilevare come, per molte squadre, ed in molte partite, quest’oggi, la destra del campo sia stata l’area più frequentata ed utilizzata per lo svolgimento del gioco, inducendo il sospettino che il Paese tutto stia cercando immediatamente di accreditarsi pronamente al nuovo clima politico, maschio e impettito.

Ferma la sua corsa la Sanpistonese, sconfitta in casa da una rinfrancata Spargillana, che, in settimana, era stata squassata da polemiche interne per il parzialmente deludente avvio di campionato.

Il presidente Lanerosso Trinacria, era stato punzecchiato infatti dall’allenatore Teodoro Lopiede, per una campagna acquisti non propriamente scoppiettante, in particolare per l’arrivo del nuovo portiere Tremellon, dimostratosi più volte, sin qui, un autentico tallone d’Achille, per la squadra partita verso Troia ( la cittadina in provincia di Foggia dove si terrà la finale per l’accesso alla serie E Meno Meno ), coi favori del pronostico, e degli dei olimpici. A sua volta, il presidente della compagine biancocrociata ha delicatamente insinuato che l’allenatore, negli ultimi tempi, sembra essere parecchio preso dal suo nuovo hobby; la riesumazione dell’arte del mosaico bizantino, vista la sua indefessa frequentazione del noto laboratorio ravennate di restauro “Balera -Teodora Bellamora – ”, e trascuri saltuariamente la squadra.

Il clima interno parecchio frizzante deve aver comunque giovato alla Spargillana che ha colto questa prestigiosa vittoria fuori casa, regolando per due a uno, la Sanpistonese che, sin qui, aveva dato vita ad un campionato largamente al di sopra delle aspettative più sfrenate della tifoseria, abituata ad anni di umilianti sconfitte e matacchiamenti.

Tutto è accaduto nella ripresa.

Nel primo tempo infatti le due squadre si sono studiate, e, sostanzialmente picchiate, dobbiamo dire, con particolare fervore a centrocampo, dove cercava ogni istante una giusta rivalsa l’ex della partita, il sanpistonante difensore Borraccio Martellotti ceduto proprio al termine della scorsa stagione agonistica dalla Spargillana alla Sanpistonese, pare solo per aver fatto gli occhi dolci alla seconda amante del presidente Trinacria, si spettegolezza in giro senza ritegno, ma, secondo un’altra versione, per congenita incapacità ad adattarsi agli schemi di mister Lopiede, così come riportato nel comunicato ufficiale congiunto che dava notizia della cessione, datato luglio scorso.

Nel secondo tempo invece, la partita sembrava prendere una piega positiva per la Sanpistonese, che siglava il gol del vantaggio, direttamente su calcio da fermo che, il centrocampista centrocampimpastatore Tapparello Scinciato fintando di crossare, depositava invece oltre la linea di porta spargillanuta, con un millimetrico pallonetto che scavalcava la barriera, aggirandola e gabbando il povero Tremellon che pareva incollato a terra da una forza di gravità pari a quella del pianeta Giove.

A questo punto, però, mister Lopiede, calava due assi dalla manica della panchina e faceva entrare due attaccanti, Marino Putrella e Gerundio Andante, al posto dei due spenti centrocampisti Tosone Arruffato e Roberto Presciutto: la mossa si rivelava azzeccata, poiché, prima Andante, e poi Putrella, realizzavano uno spietato uno-due che abbatteva le difese sanpistonanti, consegnando alla storia così, la prima sconfitta della stagione per la squadra del paesino di san Pistone con la Mazza ed il Bastone, i cui tifosi, avevano iniziato ad empire timidamente, dopo tanti anni di cosmico vuoto, l’impianto di casa, profittando anche dei prezzi popolari per i tagliandi d’ingresso, che la Società aveva deciso di applicare ( cinquanta centesimi in curva e venticinque in tribuna, che necessitava d’essere ulteriormente promossa data la presenza allo stadio, costante e respingente, di Don Zafferano Borghetti che più volte è stato privato dalla Benemerita, del documento di guida, a causa della sua inveterata abitudine a visitare quotidianamente, a turno, le case dei suoi parrocchiani che, sempre, onorati della visita pastorale, lo omaggiano di rosoli, ratafìe, nocini, genziane e genepì e caffè corretti alla sambuca amaricante, conseguenziandone, un afrore della pelle e dell’alito, terrorizzanti ).

Il vostro cronista ha appreso di straforo che, al termine della partita, il portiere spargillanese Tremellon, è stato appeso per i pollici, dai suoi compagni di squadra, nella cabina doccia dalla quale colava un getto d’acqua a cinquantadue gradi centigradi, che ha lievemente lessato la cute dell’estremo difensore.

Resta da raccontare lo splendido pareggio per due a due, tra la seconda in classifica, il Perpendicolo, e la terza, a cinque punti, il Coprezzolezzo.

Il vostro cronista inizia il racconto, stigmatizzando l’assenza nell’undici perpendicolare, della sua ala sinistra Berardone Artotimido, momentaneamente ricoverato nell’Ospedale San Salvatore, per accertamenti, dopo che uno sconosciuto, sembrerebbe, abbia sabotato il monopattino elettrico di cui Berardone si serve per gli spostamenti tra la sua abitazione, situata a Perpendicolo fuori dal Raccordo aquilano, e il campo d’allenamento della squadra, ricavato dal terreno, volta per volta lasciato a maggese, ma alluvionato di concime organico, nell’ambito della rotazione delle colture operata dal proprietario della Fattoria Beccastocche.

L’ala sinistra del perpendicolo, venerdì mattina, salita sul proprio essenziale mezzo di trasporto, alla prima curva, si ritrovava il manubrio in mano, del tutto svitato dal piantone e finiva inevitabilmente col catafrangersi sulla parete di un casolare d’angolo, appena calcinata a vivo, alcuni frammenti della quale, ci dicono, conserva incisi nell’occipite. I soccorritori lo trasportavano immediatamente, a dorso di mulo, al vicino ospedale di Tagliacozzo, ma giuntivi si accorgevano che, nel frattempo, il presidio ospedaliero era divenuto un ospedale di comunità per anziani affetti da malattie croniche non acute, e, dopo aver condotto alcuni esami diagnostici tesi ad identificare una eventuale improvvisa insorgenza di demenza senile precoce, si risolvevano a far trasportare Berardone su un’ambulanza fino al Pronto Soccorso aquilano, ove ancora non entra, perché, prima, dovrebbe pagare il ticket della TAC cui dovrà sottoporsi, ed è in fila da circa trentotto ore, per ottemperare a questo suo obbligo.

Sono in corso indagini per comprendere la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità dell’accaduto, ma, se fosse per il vostro cronista, il dito sarebbe già puntato su voisapetechi.

La partita, dal canto suo, ha offerto continui rivolgimenti di fronte e di risultato, col Perpendicolo immediatamente in vantaggio col suo difensore centrale Cavallino Ruspante, che partiva dalla propria metà campo, con una prodigiosa sgroppata in progressione, terminata da una scalciata di sinistro pieno che, dopo aver rimbalzato sul palo, e sulla schiena del portiere coprezzolezzese Paracelso Spicasso proteso vanamente in tuffo, si spegneva nella rete della squadra ospite che, però, tra la fine del primo tempo, e l’inizio del secondo, non solo pareggiava le sorti dell’incontro, ma, addirittura, passava in vantaggio. Prima, Pulpìto Lindo, cui evidentemente il periodo scapolante sta facendo davvero bene, al volo di destro su fiacca respinta della difesa perpendicolante, e poi l’ala destra Pasquale Muriatico con uno spettacolare colpo di testa all’indietro su cross del centravanti Angelo Sudicio, portavano momentaneamente avanti la formazione ospite.

Al trentottesimo della ripresa il giovanissimo Trigorio Goniometri, schierato sin dal primo minuto, proprio in sostituzione di Berardone Artotimido, marcava il definitivo pareggio dopo una furibonda mischia in area coprezzolante con una deviazione volante a gambe aperte che gli costava, per colpa dello scoordinato intervento difensivo di Ostruziski, un trauma testicolare multiplo, immediatamente posto sotto le amorevoli e appassionate cure della fisioterapista Procacia Giacinti.

E così il Coprezzolezzo guadagnava comunque un punto da questa trasferta iniziata sotto pessimi auspici, e conclusasi con altri due punti, divenuti definitivi, per scioglimento della riserva sulla vittoria nei confronti del Borgofumante della scorsa settimana che, come ricorderete, era stata posta sub-judice dal ricorso del presidente borgofumantino Previtante, per presunta ostruzione puzzolente.

A questo punto, il vostro cronista, si sente un po’ deboluccio, ed imbronciatello, ed ha bisogno di cure, perciò si guarderà su videocassetta, in loop, le scene in cui Biancaneve si dedica ai sette nani, con particolare riguardo alle coccole riservate a Brontolo.

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