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VII Giornata di Andata

Nov 21, 2022 | Istantanee

  • Borgofumante – Sanpistonese 0 – 1

  • Apristolatte – Perpendicolo 2 – 2

  • Prestispenta – Tartufalba 0 – 3

  • Coprezzolezzo – Dinamo Paccuta 1 – 1

  • Tumefattone – Spargillana 2 – 0

  • Oinochetana – Gorgonzolana 4 – 1

  • Polpettese – Bruschimonte 2 – 1

Che esista ancora l’autunno, abbiamo dei dubbi seri, in questa alternanza di piogge, umido, e caldo sole meridiano. Aquila sta diventando una città tropicale del Sud e se, qualche volta s’alzi lo sguardo al Gran Sasso, e lo si veda leggermente inzuccherato, vien da pensare più ad un pandoro di precoce pubblicità natalizia, che ad una reale montagna, un tempo colma di neve luccicante alla tramontana, fino almeno ad Assergi.

Siamo giunti intanto alla VII Giornata di Andata del Campionato del circondario aquilano, e l’attenzione verso il nostro calcio sta diventando spasmodica, considerata anche la sosta forzata dei campionati maggiori, per questo Mondiale sabbioso che si gioca sopra i pozzi di petrolio; gonfio di soldi, prosopopea ipocrita e ossa di poveracci senza nome, morti per costruire stadi, che non userà mai più nessuno, o perché hanno osato provare a chiedere libertà di parola, in un paese dove governa una dittatura la cui legge è la Sharia, che non fa schifo, solo quando riempie di soldi il cosiddetto Occidente, mica come quei pidocchiosi dei Talebani.

Il vostro cronista, in ogni caso, cercherà di seguire il Campionato Mondiale di Calcio, solo se trova una qualche stazione radio o video che trasmetta le risocronache della Gialappa’s Band, altrimenti, continuerà a imbolsirsi di deliziosi manicaretti e vini rossi pesanti, con contorno di ricchi premi e cotillons, felice della propria assenza di considerazione per i cosiddetti trend topics.

Questo lunedì mattina, infatti, stenta a decollare anche per la formaggiata di formaggi ignoranti, seguita alla visione via Mooz delle videotelefonoradiocronache della Giornata, e manducata in compagnia di un ristretto nucleo di complici crapuloni, nella cantina di Gerardo Olmo Dalcò, ove, accompagnata da una selezione di vini rossi piemontesi della Langa Arrabbiata, si è potuto degustare, in dosi da orso prima del letargo, una quindicina tra pecorini, tome d’Appennino e erborinati piccanti che hanno alzato il colesterolo a livello 580, facendo assurgere la scelta compagnia all’immediato livello di “caso scientifico di sopravvivenza impossibile”, posto sotto osservazione da una equipe di cardioarteriosturatori dell’Ospedale “Minnie the Moocher” di Chicago: si prevede una pubblicazione scientifica avente ad oggetto le prove doppler dei condotti aortici del gruppo, sulla prestigiosa rivista “Lancet”.

Al termine di questa VII giornata di Andata del Campionato, è giunta la comunicazione ufficiale dell’esonero, seguito all’ennesima sconfitta della Prestispenta, dell’Allenatore Saccone Arrighetti. Il presidentissimo Noveno Giaculatoria, ha affidato al suo addetto stampa, il genuflesso, Sallustio Infeltrito, il compito di spiegare ai giornalisti che l’umiliante sconfitta casalinga odierna, segnava un raggiunto limite di sopportazione dell’ambiente nei confronti del pur blasonato Arrighetti.

E che pertanto, nonostante l’inalterata stima che contraddistingue i reciproci rapporti, con grande dispiacere da parte del magnate delle carrozzerie aquilane, le strade si dividono, senza peraltro poter onorare gli impegni relativi al TFR dell’allenatore, trattenuto, per misura precauzionale, quale risarcimento del danno sopravveniente in caso di ultimo posto in classifica al termine del Campionato, che comporterebbe un esiziale travaso di bile per il neo senatore, già sottoposto a triplice bendaggio gastrico per arginare la pinguedine anche del cadente bulbo capillifero, e quindi a serio rischio di prematura scomparsa alla tenerissima età di 17 lustri e mezzo.

La società naturalmente augura nuovi successi all’onusto di gloria Saccone Arrighetti, possibilmente nel campionato dilettanti del terzo pianeta da sinistra della stella Aldebaran, nella costellazione del Pinguino Martellato, distante soli otto parsec dalla terra.

La squadra, in attesa della designazione di un nuovo selezionatore, è affidata nelle mani dell’allenatore delle giovanili Romualdo Illegale.

E partiamo proprio dalla sconfitta casalinga della Prestispenta, per raccontare questa giornata di Campionato. Il presidentissimo stavolta aveva fatto riempire gli spalti dello stadio di casa, di gigantografie dei bambini rapiti, figli primogeniti dell’undici prestispento, affinché i padri trovassero in quei volti innocenti, ed in pericolo, la forza necessaria a riscattare le loro prestazioni stomachevoli, di questa prima parte del torneo. Ed invece ne traeva un effetto assolutamente controproducente, inducendo in pianto dirotto, per quasi 90 minuti di partita l’intera compagine della Prestispenta, evidentemente priva di attributi virili, e segnata invece da muliebre e inopportuna sensibilità.

Peraltro, la partita si presentava immediatamente in salita, quando l’arbitro, la signora Schioppetta Silvestre, primo arbitro donna della storia del Campionato circondariale aquilano, secondo le indicazioni finalmente accolte della Grande Zucca, già al terzo minuto del primo tempo, assegnava alla squadra ospite un calcio di rigore per un fallo da dietro, apparso venale ai più, del terzino prestispento Marcelo Spiritato, originario di Pamplona Alta, commesso in piena area di rigore ai danni dell’ala destra tartufalbese Alabardo Spaziante. A nulla valevano le proteste prestispente: realizzava la massima punizione il portiere tartufalbense Artemio Clitocibe, mandato, a sfregio forse, a calciare, dal mister Maurizio Sfizio, da tempo acerrimo avversario del modulo di gioco arrighettiano, a suo dire troppo omologante e stiticante.

Il vostro cronista vuole qui stigmatizzare il comportamento vagamente misogino e sessista di quella piccola parte dello stadio popolata da tifosi prestispenti, che si sono più volte, e diffusamente, sperticati in lodi delle presunte arti amatorie, dietro lauto compenso, del giudice di gara, la zitella Silvestre, e che, comunque, non ha condizionato un’ottima conduzione di gara, capace più volte, ci piace sottolinearlo, di capire ed applicare la difficile regola del fuorigioco.

Mister Sfizio, si toglieva comunque qualche altro sassolino nella scarpa, con la doppietta, a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, del proprio terzino destro Anfratto Claudicante, detto “uccelletto”, non già per camerateschi scherzi di doccia comune, bensì per la somiglianza morfologico-anatomica, con una antica ala destra brasilera imprendibilmente danzante.

Ed infatti, al termine dell’incontro, l’allenatore tartufalbestre, pur gongolando sommessamente, faceva i propri complimenti all’undici prestispento per la partita giocata in condizioni emotivamente difficili, e pur impediti di qualsiasi gioco fantasioso per le muffescenti convinzioni tecnico tattiche del proprio allenatore, visibilmente preda, a suo dire, di deliri mistico-maniacali. Le dichiarazioni venivano rilasciate, mentre le videotelefonoradiocronache riprendevano sullo sfondo mister Arrighetti che si allontanava fustigandosi con uno scudiscio da somaro recalcitrante.

Vogliamo comunque rassicurare i nostri lettori che, al termine dell’incontro, tutti i bambini sono stati liberati, pare senza pagamento di riscatto, sebbene recassero i segni di evidenti vessazioni subite, per costringerli a vedere oltre cinquanta puntate di fila del “Grande Fratello vip”.

L’altra vittoria fuori casa della giornata è quella della ormai consolidata seconda forza del torneo, la sorprendente Sanpistonese ottenuta espugnando la serra ìndica del Borgofumante che, al termine di un doppio turno casalingo, si ritrova ad aver conseguito un solo punto in classifica; circostanza quest’ultima che ha indotto i suoi tifosi a recarsi, al termine dell’incontro, negli spogliatoi della squadra di casa, per offrire agli sconfitti, quale genere di conforto e consolazione, un manufatto assai particolare, così descrittoci da un anonimo inserviente ancora tuttavia  ottenebrato dagli effluvi da esso emanati: “ trattasi di mazza spinellata; una bottiglia di acqua minerale svuotata del suo contenuto, ed empita sul fondo di gocce imperiali a 70 gradi alcoolici, e nel cui tronco superiore sono infitti entro la plastica opportunamente e con grande perizia forata ( tramite un ferro caldo del giusto calibro ), dodici enormi spliff di ganja direttamente importata dai peggiori quartieri di Kingston, che vanno accesi e fumati aspirando direttamente dall’apertura superiore della bottiglia, e tutti insieme, e trattenendo poi il fumo per almeno 45 secondi nella cavità laringonasoesofagea “.

Non sappiamo se tale manufatto abbia giovato ai residui spiriti agonistici dei giocatori borgofumantini, ma forse gli ha fatto dimenticare la carocchia belligerante, con la quale Giacomarturo Replicante, il terzino sinistro serie Nexus 6 della Sanpistonese – prelevato dopo lo scorso campionato dalle giovanili del Tumefattone, in cui giocava come riserva fissa del sessantacinquenne Artemio Trippazza, cognato del selezionatore delle formazioni tumefattanti under 21, Botolo Rinfiocchettato – li ha trafitti al sessantacinquesimo dei novanta regolamentari, dopo una azione corale che, al termine della partita, col suo consueto linguaggio colorito, il vulcaniano mister Serse Cosmico, ha definito “ un perfetto esempio di moderno calcio giocato con acume e profonda visione prospettica, da tutta la formazione coerentemente allenata con schemi imprevedibili ed originali “.

Due sono stati anche i pareggi di questa Settima Giornata di campionato.

Il primo, è stato decisamente scoppiettante, tra Apristolatte e Perpendicolo.

Andava in vantaggio la formazione di casa con Aronne Smittino, inusualmente schierato in campo col numero dieci che, riuscito a portare via la palla da una mischia furibonda, dribblava l’intera difesa perpendicolante, e depositava la palla in rete, avendo eluso anche l’ultimo disperato tentativo del portiere Tritemio Conza. Pur contenti, i compagni di squadra, lo invitavano, a pàcchere, a non fare sempre tutto da solo. Il pareggio del Perpendicolo, era frutto di un contropiede micidiale, orchestrato dalla mezzala destra perpendicolare Sottano Ingrufante, che, dalla propria metà campo, lanciava il rientrante Artotimido Berardone che sgroppava da par suo sulla sinistra e convergeva poi al centro con una manovra degna dei migliori esponenti parlamentari del PD, sbatacchiando la rete con un destro da antologia, per completare il quadro delle conversioni possibili e talora opportune. Al minuto diciannove della ripresa, la formazione ospite, andava in vantaggio a seguito di un contestatissimo gol della sua mezzala sinistra Romeo Sambenedettese, in presunto fuorigioco, anche se il vostro cronista desidera sbilanciarsi ed afferma che la seconda rete del Perpendicolo, costituisce autentico furto con destrezza, dato che Sambenedettese si trovava, da solo, almeno trentacinque metri più avanti dell’ultimo difensore apristolattantese, al momento in cui è stato calciato il passaggio che lo ha raggiunto, ovviamente del tutto smarcato. L’arbitro, signor Pierferdinando Prezzolato, profondo conoscitore della regola del fuorigioco, ha convalidato senza neppure consultare la V.A.R.

Ogni tanto però, vale l’antica massima del sant’Oronzo di vendetta, e al secondo minuto di recupero, sui tre concessi, la formazione di casa giungeva al pareggio con una strepitosa acrobazia del proprio libero Davide Avvilito, che sforbiciava di sinistro, all’altezza dell’incrocio dei pali, un cross disperato, buttato dentro dal mediano di spinta apristolattico Riccardino Moungante.

Per la gioia, i tifosi apristolattocenici, accendevano una sarabanda di fuochi d’artificio il cui fetore pirico invadeva tutta la valle prospiciente, causando disorientamento da trauma inatteso nelle disciplinate turbe di cinghiali abitatori del luogo che si davano perciò a copule multiple ed indifferenti al genere dell’inchiavardat*, provocando così riprovazione nelle gerarchie ecclesiastiche del paese di Apricodestolatte.

Il secondo pari, invece, tra Coprezzolezzo e Dinamo Paccuta, che pure abitano ormai stabilmente la parte alta della classifica, è stato il frutto di una partita tutto sommato noiosa, ravvivata solo dal botta e risposta, intorno al ventesimo del primo tempo, tra il gol del vantaggio della formazione di casa – siglato da un Pulpìto Lindo che le spettegolocronache danno tornato alla carica con la soubrette Annabella Rocha, e festeggiato dai tifosi sugli spalti dando il via ad una gara di craniate tra il capo ultrà Zimbello Fluorescente e il caprone neropaco dalle corna ritorte Perossido di Zufolo, campione del pastore Anacleto Sacripante, consistente nella demolizione, a testate, di un plinto in cemento armato della nuova tribuna Ovest dello stadio, ancora non completata: per la cronaca, è stato il capo ultrà, a vincere, abbattendo il pilastro alla terza zuccata, senza nemmeno provare la necessità dell’ausilio successivo dell’ibuprofene – e il pareggio della formazione ospite, propiziato da uno svarione difensivo del libero Spauracchio che serviva del tutto stupidamente Fanfulla Ferrovecchio; il centravanti paccutissimo, non si faceva pregare e scatastava la porta coprezzolezza con un siluro radente di sinistro, imparabile, per il povero Paracelso Spicasso.

La partita poi si è trascinata stancamente sino al novantesimo, neanche raggiunto in verità, poiché, come ha raccontato in videotelefonoradiocronaca Cesare Castellutti, all’ottantacinquesimo, l’arbitro ha fischiato la fine dell’incontro perché si era abbastanza rotto le castagne.

Ed eccoci ora a commentare le tre vittorie casalinghe della giornata.

Iniziamo da quella forse più sorprendente, ottenuta dal Tumefattone di Zemanio Enfisemi, sulla ormai in piena crisi Spargillana, con un nettissimo due a zero.

L’ex dominatrice dello scorso campionato è stata raggiunta dalla squadra di casa a 7 punti in classifica e totalmente zittita, grazie, certamente ad una doppietta della mezzala destra tumefacente Rambaldo Telefonocasa, ma anche a causa di una inspiegabile apatia indisponente, dell’undici spargillanuto, seguente forse all’annuncio del presidente Lanerosso Trinacria di tagli che verranno praticati al “reddito di campionato”, che era stato istituito lo scorso anno per spronare la formazione biancocrociata a giungere fino alla finale del campionato.

Il vostro cronista, sottolinea comunque che, sicuramente, sul punteggio finale, hanno influito le due terrificanti papere di Tremellon, che una volta, si è fatto passare la palla sotto le gambe, e l’altra, di fronte ad un tiro centrale, e per niente potente, si è accartocciato al palo sinistro della propria porta, nascondendosi e cercando di coprirsi il volto con le braccia e chiedendo di essere risparmiato, ma anche la dieta a base di viagra per elefanti, che lo staff medico del Tumefattone, ha imposto per tutta la settimana alla squadra di casa che, infatti, per tutta la durata della gara, ostentava numerose proboscidi erette che, se pur donavano nelle foto prepartita, prese di profilo, ostacolavano talora la corsa dei giocatori della formazione tumefacente che, comunque, chiudeva la partita senza soverchi patè d’animo.

Al termine dell’incontro, l’allenatore della Spargillana Teodoro Lopiede, annunciava che la squadra era già partita per il ritiro di Novosibirsk nella Siberia transcacucasica, anche per testare l’uso di un nuovo supporto strategico per l’allenamento dei suoi giocatori apparsi un tantino rinunciatari; trattasi di un apparecchio già ampiamente in uso in Germania, e noto come “la vergine di Norimberga”, di sicuro effetto penetrante.

Il portiere Tremellon è rientrato invece in casa, rivestito interamente con un cilicio in scaglie di caimano e camminando a piedi nudi per tutto il tragitto; esonerato dal seguire la squadra, in attesa di nuove determinazioni dirigenziali.

La seconda vittoria casalinga ribadisce l’attuale strapotere sul campionato della Oinochetana, che si conferma con un autorevole quattro a uno, ai danni di una Gorgonzolana mai apparsa veramente in grado di opporsi, salvo che nel momento del pareggio, siglato su rigore al quindicesimo del primo tempo, dopo il vantaggio della squadra di casa ottenuto su punizione dal limite, tirata “a pesce morto”, dall’ala sinistra Mariolone Vialetto. Il rigore invero, assegnato dall’arbitro signor Provolone Manilunghe, di professione avvolgitore di tubi per l’innaffiamento del giardino, è apparso ai più totalmente inventato, visto che è stato fischiato per un presunto fallo del mediano Gabriele Mangiabue, persino ammonito, che però si trovava ad almeno dieci metri di distanza dall’azione incrimininata. Stavolta, l’allenatore Josè Hernando Pastarella si è fatto espellere per aver lungamente insinuato ad alta voce che il padre del giudice di gara fosse noto come “Lucilla Pistolone”, passeggiatore truccatissimo e siliconato sulla Cristoforo Colombo a Roma. La squadra è rimasta affidata al suo secondo Eugenio Bretelloni che, immediatamente, ha sostituito l’ammonito Mangiabue, per evitare ulteriori rischi, con Yuri Giorgieffo, fantasista di centrocampo, di origine armena, naturalizzato carsolano dopo il suo matrimonio con la bellissima Gesuina Medicina, e subito autore del gol del nuovo vantaggio oinochetano, con un pregevolissimo tiro al volo di sinistro dopo un cross di Sandrino Mazzolante, autore, peraltro, nella ripresa di una doppietta che ha chiuso definitivamente la partita, in un tripudio di bandiere nerogranata, nonostante stavolta Spaccamonti sia rimasto digiuno di gol.

Il vostro cronista, che assisteva alla partita, dopo aver verificato che l’auto dell’arbitro signor Provolone Manilunghe, era stata misteriosamente sepolta da una tonnellata di guano di iguana pizzolana, ha potuto abbondantemente apprezzare il delicato gusto del prosecchino pasticciottato, col quale la tifoseria oinochetana ha imperversato fino al mattino dopo, schiamazzando e fornicando copiosamente per tutto il centro storico di Oinochetos, che, secondo un’ordinanza firmata congiuntamente dal Sindaco e da tutti i residenti del luogo, obbliga al festeggiamento smodato, fino al mattino, purché superi i 150 decibel di muro del suono; al di sotto, si subiscono multe differenziate: di un euro, per quelli che hanno votato il Sindaco; di 850, per quelli che non lo hanno votato, secondo gli impeccabili riscontri della locale Polizia Urbana.

La terza vittoria casalinga, infine porta davvero in alto in classifica la matricola Polpettese, che sconfigge il Bruschimonte grazie al doppio vantaggio realizzato prima da Ricottino Infrascato ( ala destra ) e poi del mediano Sbrafando Birrato, a suggello di una partita giocata sempre all’attacco, seguendo le indicazioni di mister Sbrigone, laureato in calcio moderno nei migliori coffeshop di Amsterdam. Ininfluente per il Bruschimonte, privo per squalifica del suo capitano Gentilino, il gol realizzato all’ottantesimo dal libero Anselmo Zebodonte che correggeva di testa in rete una svirgolata del terzino Carmelo Spegnibene.

Dobbiamo condannare l’atteggiamento non collaborativo dei tifosi del Bruschimonte che, al termine dell’incontro, hanno tentato di depilare integralmente tutti i giocatori della propria squadra, usando dei falcetti da mietitura affilati per l’occasione con pietra pomice importata dagli scavi di Pompei; solo la decisa azione del venticinquesimo reggimento fanteria motorizzata, di stanza nelle caserme situate in periferia di San Polpettone Corrugato, evitava la lombricatura della formazione bruschimontante.

A chiusura di questa torrenziale cronaca calcistica, sottolineiamo come siano finalmente in vendita nelle migliori edicole montane, le figurine dell’album 2022-2023 realizzate a tempo di record dal duo meraviglia Pizzutello-Leuzzuto, che, per l’occasione, ha anche compiuto i quattordici anni e forse sarà immediatamente iscritto, quale premio per l’opera realizzata, all’apposito corso per patentino di moto da truccare; uno straordinario risultato il loro, ottenuto nonostante il proditorio furto dei bozzetti, per le cui indagini, dopo gli arresti dei giorni scorsi, si sussurra che la Procura aquilana sia in procinto di emanare nuovi e clamorosi provvedimenti capaci di aprire scenari inquietanti sull’avida corruttela opera di una vera e propria rete criminosa che unirebbe l’Abruzzo interiore a quello costiero ed esteriore.

Il vostro cronista, a questo punto, realizza che il proprio stomaco soffre di un non meglio identificato vuoto e, per riempirlo, va a cercare un piatto di spaghetti da mangiare insieme alla sua cucciola preferita, mentre guarda con lei la videocassetta di “Lilli e il Vagabondo”.

Classifica

Oinochetana 13                                                                                                    Spargillana 7

Tartufalba 10                                                                                                        Tumefattone 7

Sanpistonese 10                                                                                                  Apristolatte 5

Polpettese 9                                                                                                        Borgofumante 4

Perpendicolo 9                                                                                                    Gorgonzolana 4

Coprezzolezzo 9                                                                                                 Bruschimonte 2

Dinamo Paccuta 8                                                                                               Prestispenta 1

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