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III Giornata di Andata

Ott 17, 2022 | Istantanee

16 Ottobre – III Giornata

  • Prestispenta – Apristolatte 1-1
  • Coprezzolezzo – Borgofumante 2-1
  • Tumefattone – Perpendicolo 2-2
  • Oinochetana – Sanpistonese 3 – 3
  • Polpettese – Gorgonzolana 1-0
  • Bruschimonte – Tartufalba 0 – 1
  • Spargillana – Dinamo Paccuta 0 – 0

Già in sede di presentazione del Campionato, il vostro cronista, ricorderete, ne aveva sottolineato l’equilibrio come elemento caratterizzante e, dobbiamo dire, che il nostro pronostico comincia a delinearsi, già da queste primissime giornate, come veritiero, a conferma che l’oracolo della canaletta arrosticinata, difficilmente canna una previsione.

Ben quattro pareggi, su sette partite disputate, hanno infatti caratterizzato questa terza giornata, e s’ingannerebbe chi abbia pensato che i risultati di parità nascondano un gioco scialbo e prevedibile, o, peggio, un’attitudine frenetica e atletista nelle squadre, che privilegi l’aspetto podistico, a quello artistico del gioco del pallone; al contrario, via piattaforma Mooz, abbiamo assistito a partite, quasi tutte, di altissimo livello tecnico-tattico, degne del nostro palato gourmet che, infatti, in questo momento, sta sboccoccellando una deliziosa tartare di culo di pecora neozelandese, frollata nell’armagnac Bas della maison Dartigalongue distillato 1967, e aromatizzata con cardamomo di Ceylon e tasso barbasso delle Rocche, su un letto di patata al selenio del Fucino, cotta intera e con la buccia, sotto il coppo e condita con aglio fresco DOP di Pacentro, che dona all’alito quel suo caratteristico boquet ammazzazanzare.

Ma prima di passare alla ricca cronaca sportiva, ci corre l’obbligo di aggiornarvi sulle indagini dell’Ispettore Palmer riguardo il furto delle bozze di figurine perpetrato la scorsa settimana ai danni del duo-meraviglia Pizzutello/Leuzzuto. Ebbene, indiscrezioni che filtrano dalla locale Questura, assicurano che si stia seguendo una pista che potrebbe essere gravida di fecondi sviluppi. Pare infatti che si stia scavando sul passato torbido di uno dei bidelli del plesso scolastico provvisorio, da tredici anni, e che potrebbe aver avuto funzioni di basista.

A noi, invece, risulta, da contatti avuti col cuoco di casa Lupe – l’investigatore privato associato alle indagini sul caso – l’oriundo altoatesino Fritz Kalckbrenner, che si stia indagando anche su un’altra possibilità, clamorosa, riguardante il cosiddetto “dark web” nel quale starebbe fermentando la creazione di una nuova criptovaluta in grado di condizionare l’intero mercato finanziario mondiale il cosiddetto Bit-Genziano, che utilizzerebbe le figurine del nostro Campionato come certificati di credito occulti.

Si delinea un complotto globale sul quale vi terremo costantemente aggiornati quand’anche volessero provare a ridurci ad un impotente silenzio.

Il big match di questa Terza Giornata, era certamente lo scontro al vertice del tutto inedito ed inatteso, tra le due formazioni sin qui a punteggio pieno: Oinochetana e Sanpistonese.

Incredibile, l’andamento della gara.

I tifosi Oinochetani, presentatisi in massa allo stadio “armati” di centinaia di bottiglie di Prosecco doc delle Case Michetti, al fischio d’inizio hanno fatto esplodere tutti i tappi, ed iniziato una colossale bevuta, che, francamente, avrebbe dovuto essere evitata. Il vostro cronista infatti si chiede come siano stati effettuati i controlli all’ingresso dell’impianto sportivo. Qualche sospetto avrebbe dovuto crearlo invero l’atteggiamento del Servizio d’Ordine degli Steward dello stadio – nessuno dei quali per fortuna candidato alla carica di Ministro degli Esteri del prossimo Governo, anche se non si può mai dire… – che, ad ogni tifoso entrante, forniva un kit aperitivo composto da sfrizzoli di maiale brado; ciccioli di porchetto allevato a terra e carote salutiste nude.

La Sanpistonese si sottraeva immediatamente a questo clima immotivatamente festaiolo, ed entrava in campo arcigna e concentratissima. Il suo primo vantaggio, già al quinto del primo tempo, quando il centravanti pistonese Maddaleno Fuorviante intercettava un retropassaggio incauto di Graziano Binario il nuovo libero Oinochetano, prodotto del vivaio per sostituire l’indimenticabile Gerlando Picchiatore, e, immediatamente colpiva di sinistro a bruciapelo, sotto l’incrocio dei pali.

A quel punto la squadra di casa, in massa, si gettava nella metà campo pistoniana, fino a quando, al ventesimo, Spaccamonti, palla al piede entra come una furia nell’area di rigore avversaria dove trova l’opposizione scomposta del corpo, da parte del centrale di difesa Mark Juliante, figlio di immigrati di ritorno dall’Australia – dove aveva precedentemente militato nel XV di rugby a tredici dei Blue Whales di Canberra – rovinando a terra. Tutta l’Oinochetana si precipitava dall’arbitro Giorgino Saturimetro, che negava decisamente il calcio di rigore, mentre la Sanpistonese si lanciava in un velocissimo contropiede che portava la sua ala sinistra Dentuto Ventresca a tu per tu col portiere oinochetano che nulla poteva contro il delizioso pallonetto che siglava il momentaneo due a zero per la squadra ospite.

Il mister Oinochetano Pastarella, a questo punto correva forsennato verso la V.A.R. rappresentata nell’occasione da Lucifero Moscio occasionalmente capotreno delle FS, per scoprire, costernato che, nel momento del contrasto in area di rigore sanpistoncina, il Moscio aveva ricevuto una chiamata riservata sul telefono fisso dello stadio, ed era negli spogliatoi al momento del presunto misfatto, e non poteva quindi fornire alcuna visione dei momenti di gioco contestati.

L’arbitro riportava le formazioni a centrocampo e dava ordine di riprendere il gioco.

Si notava subito però, lo smarrimento e la deconcentrazione dell’Oinochetana che, ad un certo punto, addirittura, pensava di ripartire da fondo campo con una battuta stile pallavolo del proprio portiere Lido Fragolon.

Il tempo si chiudeva con la terza marcatura della Sanpistonese, giunta su azione di calcio d’angolo, e forse viziata da un fallo su Fragolon che, mentre si apprestava ad intervenire in presa alta, si trovava invece bloccato a terra, presumibilmente da un abbraccio ai polpacci praticato da Marino Saccoccio, il terzino destro pistoniente per l’occasione salito sotto la rete avversaria e che, svelto come un felino della savana, da terra, approfittava del rimbalzo sghembo della palla per affondare i denti nel collo scoperto dell’Oinochetana e siglare il perentorio tre a zero.

Si faceva espellere, a questo punto, l’allenatore Pastarella che urlava all’arbitro d’essere un vicino parente del generale Videla, e altrettanto cornuto. Dal canto suo, la V.A.R. del signor Moscio risultava momentaneamente dispersa nei servizi dello stadio per incipiente dissenteria, dicono, e quindi, ancora una volta, impossibilitata ad offrire una visione imparziale dell’azione.

Nell’intervallo, i tifosi della squadra di casa, recuperavano spirito dando fondo alle botti di grappa barrique di Sangiovese in purezza coltivato nella piana di Navelli nei pressi della chiesa di Centurelli, dove, in tempi antichi, si riunivano gli operai per celebrare il Primo Maggio proletario, ed iniziavano un tifo incendiario che sarebbe durato ininterrottamente, salvo qualche mancamento in Tribuna Centrale, per tutto l’arco dei secondi quarantacinque minuti.

Nella ripresa entravano in campo per l’Oinochetana ben due mezz’ali d’attacco Gekko Skoglundsen, svedese di Pratola Peligna e Benedetto Veleno, promettente diciassettenne, prelevato quest’anno dal vivaio della Porchettese di Ariccia, che insieme a Pierpaolo Mazzolante, ha finito col costruire un trio di centrocampisti avanzati che ha, letteralmente, fatto ammattire i difensori sanpistonati.

L’Oinochetana ha comandato il gioco per tutto il secondo tempo, arrivando a costruire, se i conti del vostro cronista non si sono esageratamente aggrappati al Sangiovese in barrique, ben trentacinque nitide occasioni da gol, alcune delle quali fermate dalla terna arbitrale – per fuorigioco millimetrici, il più delle volte – che è ricorsa ad ogni mezzo per frustrare il tentativo di rimonta della squadra di casa.

Il primo gol invece arrivava al quindicesimo della ripresa: Mazzolante chiudeva con un secco diagonale di sinistro, una discesa ubriacante di Skoglundsen che lo serviva di tacco, dopo aver fintato, a sua volta, il tiro in porta.

L’urlo dei tifosi, spettinava il Presidente della Regione in visita sulle montagne oinochetane per trovare luoghi utili all’impianto di una cabinovia a cento posti per portare i raccoglitori di castagne in autunno, nei boschi limitrofi ed incrementare così il turismo.

Il secondo gol giungeva dopo una delirante pressione sulla Sanpistonese, ormai al quarantesimo della ripresa, quando Spaccamonti rubava la sfera a centrocampo e, da circa trentacinque metri lasciava partire una grolla bruciante che, dopo essere rimbalzata sui due pali, varcava la linea di porta per il due a tre.

Per i festeggiamenti eccessivi, a dire del direttore di gara, Spaccamonti veniva espulso, lasciando l’Oinochetana in dieci contro undici. A quel punto, possiamo confermarvi che sono cominciati ad arrivare, non sappiamo come né da dove, alle redazioni giornalistiche, diversi video imbarazzanti, nei quali l’arbitro, signor Saturimetro si lasciava andare a ripetuti tentativi di libidine violenta, con un termometro da ascella, nei confronti del modello “ Roberta Spessoaperta “, bambola gonfiabile di fattezze delicatamente femminili, posta in vendita solo per corrispondenza – imballo anonimo – sulla piattaforma E-Sbai.

L’Oinochetana, comunque, non si è data per vinta e al quarantaquattresimo siglava il tre a tre definitivo. Benedetto Veleno, in fuga sulla destra dell’area pistonante, metteva al centro un traversone che richiedeva solo d’essere spinto in rete e, sul secondo palo, proprio quando sembrava che la palla stesse per uscire sul fondo, arrivava il fluidificante di fascia destra – reinventato difensore dopo un lungo passato da centrocampista – Pasquale Incasinato che con un fendente sotto la traversa faceva esplodere di gioia lo stadio e l’intero paese collegato via telefono.

Il Presidente della Regione, mentre era in visita sulla vicina collina di Bucoverde per inaugurare un poligono di tiro al cinghiale vivo, dallo spostamento d’aria dell’esultanza oinochetana, veniva fatto cadere su un budino mellifluo, lasciato nel prato per l’occasione dalla mucca Birindella madrina della manifestazione .

Al termine della gara, il vostro cronista ha saputo che la moglie dell’arbitro Saturimetro ha diffuso un comunicato stampa, secondo il quale dà mandato all’avvocato di Ilary Blasi, di avviare le pratiche per la separazione legale.

Avvincente anche il pareggio tra Tumefattone e Perpendicolo, che, da parte sua, sfiora la possibilità di restare solo in testa alla classifica a punteggio pieno.

Probabilmente il terzo pareggio consecutivo della formazione di casa è dovuto all’esito contraddittorio del trattamento farmacologico operato dal medico sociale Integrato Creatinino che ha obbligato tutti i giocatori ad ingerire, la mattina della partita, tre compresse ciascuno di un preparato di sua creazione, contenente un concentrato ad altissimo potenziale di fagiolo zolfino, lampascioni salentini e castagne roscette precoci, il cui scopo precipuo era, in modo del tutto naturale, fornire una supplementare propulsione posteriore gassosa durante il match, che rendesse i giocatori tumefatti più veloci ed imprevedibili, oltre che difficilmente avvicinabili da qualunque bipede dotato di un olfatto anche meno che medio.

Il primo tempo sembrava dar ragione al dottor Creatinino: prima l’ala destra Cambogio Livido, e poi l’ala sinistra Pertugio Ecchimosi, come palloncini che si lasciano sgonfiare di colpo allentando il nodo che ne trattiene all’interno l’aria, entravano repente nell’aria di rigore e sferravano un fendente tappodispumante sembiante, portando sul doppio vantaggio la formazione di casa.

Nella ripresa però, mentre i giocatori tumefatti sembravano misteriosamente sgonfiarsi, saliva in cattedra Berardone Artotimido, ala sinistra del Perpendicolo che con una fulminea doppietta, già al decimo della ripresa, aveva riportato in parità le sorti dell’incontro. Artotimido è stato comunque ammonito dall’arbitro Vittorio Veneto, originario di Biancavilla, paesino alle falde dell’Etna, famoso per essere stato la dimora terrena del maestro Franco Battiato che lì, da “Alimentari Scecco”, consumava il suo street food preferito: la scacciata catanese al broccolo possente di Giarre e trito di maiale peperoncinato con tuma primosale di Riposto.

L’ammonizione, troppo severa a nostro giudizio è stata comminata perché, al momento della realizzazione del gol del pareggio, Berardone ha sollevato la sua maglietta giallogranata per mostrare una t-shirt su cui campeggiava il volto di suo fratello gemello Alceste fintamente tatuato con un disegno Maori che rappresentava la leggenda di Taofifenuakane, il vigliacco archetipo della mitologia neozelandese, che se la dava a gambe dopo aver visto il primo coniglio importato nell’isola dagli inglesi.

La partita proseguiva con sporadici tentativi, senza successo da ambo i contendenti, di violare la porta avversaria, fino al fischio finale del signor Veneto, che mandava le squadre negli spogliatoi a prendere una tisana digestiva al finocchietto selvatico.

Vale la pena, a questo punto, commentare il primo punto in classifica conquistato dalla Prestispenta del Presidentissimo Noveno Giaculatoria, come tutti saprete neo eletto al Senato dopo nove anni di involontaria e dolorosissima lontananza. Il vulcanico patron della squadra, stavolta, aveva promesso a tutto l’organico, in caso di vittoria, una serata di tranquillo relax da Porky’s, locale della Florida che sarebbe stato raggiunto con un volo privato, messo a disposizione dall’Aeroflot, la compagnia di bandiera di certi amici suoi.

Mentre già il Presidentissimo pregustava le cure alla sciatica di cui avrebbe potuto godere nel prestigioso centro massaggi statunitense, grazie al vantaggio conseguito su punizione dal limite, forse deviata dalla barriera, calciata dal numero dieci di casa, Gelato Saccente, Alceste Artotimido, l’ala sinistra dell’Apristolatte, con un’azione personale, a metà della ripresa, cancellava ogni illusione dei prestispenti, grazie ad un tiro angolatissimo scagliato all’altezza del dischetto del rigore che rendeva vano anche il tuffo disperato di Turibolo.

Per onor di cronaca, va segnalata l’ammonizione comminata all’ala dell’Apristolatte, perché dopo aver siglato la rete del pareggio, con un pennarello indelebile imbrattava lo schermo del cellulare del telefonovideocronista di “Tutto il calcio 5 minuti per 5 minuti” Sandro Bubbola, con la scritta derisoria: “ Berardone c’hai solo il culone”.

Ultimo pareggio della giornata, quello a reti bianche tra Spargillana e Dinamo Paccuta che impedisce alla Spargillana di raggiungere con una vittoria, che pure sarebbe stata alla sua portata, il trio di testa Perpendicolo, Sanpistonese, Oinochetana, e colloca la squadra finalista vincitrice dello scorso campionato, ad un momentaneo secondo posto a quattro punti che rappresenta forse, già ora, il segnale di una piccola crisi della compagine guidata dal mister Teodoro Lopiede, che deve rammaricarsi di una generale evanescenza in attacco della formazione di casa, ben bloccata, dobbiamo dire dalla diga di centrocampo della Dinamo Paccuta. Stavolta, il quartetto Dirutore, Tramoggia, Piallante e Tranquillo Incrocio, è stato più efficace dei Moschettieri del Re, nell’impedire ogni seria iniziativa alle guardie del cardinale, le rossocrociate schiere di una Spargillana inquietantemente inconcludente.

Unica nota positiva per la Spargillana, la prima partita senza subire gol del nuovo portiere Tremellon, invero assai poco impegnato, anche se sempre attento ad evitare i gavettoni di piscio di toro che gli ultras spargillanesi usano consegnare per posta aerea ai propri beniamini che non si conformano agli standard prestazionali attesi.

Importante, e unica, vittoria fuori casa, conseguita dalla Tartufalba sul campo scosceso del Bruschimonte. L’undici di mister Sfizio, ha mostrato un gioco frizzante che ha anidridecarbonizzato il fiato dei giocatori bruschimontesi, sia per il tempo giocato in salita, che per quello giocato in discesa. La vittoria odierna è stata prevalentemente il frutto delle continue invenzioni del centrocampo tartufalbato, ed in particolare di quello che dovrebbe essere un semplice centromediano di contenimento, l’oriundo lusitano Bebeto Canceligno, e che invece si è rivelato un fantasista di tutto rispetto, capace alla mezzora del secondo tempo, di risalire il campo avversario con una serie di autopassaggi in “bicicleta” degni del miglior Vito Chimenti, e siglare la rete della vittoria con un potentissimo tiro a eco che piegava le mani all’estremo difensore bruschimontese Ciollon e che lasciava la compagine di casa ad un solo punto, sul fondo della classifica.

Da segnalare la civile espressione di dissenso e di contestazione dei tifosi di casa che, al termine della partita hanno inseguito l’allenatore Bottiglietto Di Maggio coi forconi, dalle punte smussate per l’occasione, reo, a loro dire di non aver fatto entrare in campo l’attaccante beniamino di casa, il cinquantatreeenne Lucido Margiale, autore in passato di prodigiose segnature scacciacrisi.

Per completare la cronaca della giornata, dobbiamo riferire delle due vittorie casalinghe registrate in questa domenica di tempo soleggiato, dopo le piogge di metà settimana, per la gioia di tutti i fungaioli, a partire naturalmente dai cercatori di Psilocybe Semilanceata.

Partiamo dalla seconda vittoria consecutiva in casa che porta la matricola Polpettese fino al secondo posto in classifica, con 4 punti, ai danni della Gorgonzolana, il cui quartetto arretrato ci è sembrato in evidente debito d’ossigeno, anche per l’avvenuto raggiungimento di quota 350 nel conteggio del colesterolo totale circolante nelle vene di Gobbazzi, Pelosi, Cinciante e Trusciaro, incapaci di fermare l’azione combinata del gol, costruita da una serie di uno-due tra Giorgino Braciola e il centravanti polpettese Cancelmo Pezzaculata che, arrivato al limite dell’area avversaria, lasciava partire un tiraggiro capace di togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali inutilmente difesi dal portiere gorgonzolano Thomas Arturo, già bello sclerotico di suo.

La Gorgonzolana, in fondo alla classifica con un solo punto in tre partite, sarà portata in ritiro spirituale al convento dei Frati Trappitari, coltivatori di olive, tra le montagne di Boscocupo, un po’ oltre Capestrano. Per l’occasione, i giocatori sono stati privati, manu militari, di ogni smartphone loro disponibile.

La vittoria del Coprezzolezzo sul Borgofumante, infine ha registrato il preoccupato intervento della Protezione Civile che, prima dell’incontro, ha diramato un’allerta gialla per allarme chimico derivante dalla sconsiderata scelta degli allevatori coprezzolesi di purgare, contemporaneamente, tutte le loro greggi, portando il bestiame sui campi di Prato Compreso, che, in questa stagione, verdeggiano della fioritura ritardata di erba magnesiabisurata, capace di digrassare gli stomaci ruminanti meglio della cocascola quando leva il nero bruciato dalle candele d’accensione della moto.

L’associazione allevatori coprezzolesi ha giustificato le proprie scellerate decisioni, richiamando la necessità dell’autunno che impone una presta azione concimante, prima di lasciar riposare i terreni sotto la neve invernale.

I giocatori borgofumantini, e tra essi il difensore Lepido Fiammifero, metereologo dell’Aeronautica Militare nella vita civile, hanno provato a spiegare all’arbitro, chiedendo il rinvio dell’incontro per impraticabilità del campo, che ormai non nevica più come una volta, e che quindi quanto stavano respirando, era solo il frutto di un deliberato tentativo di precostituire condizioni proibitive per chi non fosse aduso a maneggiare sterco caprigno.

L’arbitro, consultatosi col Quarto Uomo, signor Orsonio Vellese, decideva, nonostante tutto, di dare il via alla partita che risultava avvincente, almeno secondo i racconti di chi sia riuscito a vedere qualcosa; non certo il vostro cronista obnubilato dalla nebbia che stagnava sul campo di gioco, e che può solo riferire il tabellino dell’incontro, registrando il doppio vantaggio del Coprezzolezzo nel primo tempo, grazie alle reti di Goffredo Tarpano schierato per l’occasione nella mediana coprezzolezzante, e di Cianfrino Bullone ala sinistra del Coprezzolezzo, in prestito quest’anno, proveniente dalla Sbananata, formazione che milita nella prestigiosa Serie D, di rango superiore alla serie dove milita la calcio Aquila. Il gol del Borgofumante, siglato al trentesimo della ripresa, dall’attaccante Evenio Cartina, non ha rimesso in discussione la vittoria del Coprezzolezzo, sulla quale pende comunque un reclamo ufficiale che il Presidente borgofumantino, avvocato Giancesare Previtante ha già dato mandato ai suoi legali, di preparare.

A questo punto, il vostro cronista, ha bisogno di un minimo di stimolo vitale per arrivare fino al letto, e, per questo, inserisce nel videoregistratore la videocassetta di Robin Hood. Lady Cocca che si solleva le sottane ed inizia a correre, è sempre un bel vedere.

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